La nostra amata Puglia in un filo d’olio
La Daunia pugliese dona ai nostri oliveti il microclima ideale per la coltivazione delle migliori olive
330 metri sul livello del mare, clima mediterraneo-continentale, l’ideale per la coltivazione di olive di qualità. Un territorio collinare alle pendici del Subappennino Dauno, riparato dai monti del Gargano e del Vulture, sferzato dallo Scirocco e dalla Tramontana.
Sono questi i fattori che rendono unico il nostro olio: profumo intenso e gusto morbido, complesso ma mai eccessivo, ricco di polifenoli e proprietà nutraceutiche.
LA DAUNIA: TERRA RICCA DI LUOGHI D’INTERESSE ARTISTICO-CULTURALE CHE NE TRAMANDANO LA STORIA E NE IMPREZIOSISCONO LA BELLEZZA.
Tra questi spiccano Torre Alemanna e gli Scavi Archeologici di Herdonia.
A 3 km dalla Corleto e 18 km dalla città di Cerignola, lungo la strada provinciale 95 all’incrocio di due storiche vie che ripercorrono l’antico tragitto dei tratturi utilizzati durante la transumanza, sorge Borgo Libertà, piccolissima frazione rurale nata nel secondo dopoguerra in applicazione delle direttive della Riforma fondiaria
All’interno della borgata è possibile visitare uno dei più interessanti complessi monumentali realizzato in Puglia dall’Ordine religioso-militare dei Cavalieri Teutonici nel XIII secolo: la Torre Alemanna.
Il monumento, con i suoi 4500 mq e la torre di 24 metri di altezza, è l’unico insediamento fortificato legato all’imperatore Federico II di Svevia ancora esistente in tutto il bacino mediterraneo.
La sua attuale conformazione, rimasta pressoché inalterata nel passare dei secoli, è dovuta alle innumerevoli stratificazioni derivanti dalle diversi utilizzi che ne fecero negli anni successivi alla sua edificazione: da luogo di culto fu convertito a fortezza difensiva per poi riconvertirsi in residenza cardinalizia in epoca aragonese e deposito di enormi cisterne d’acqua in epoca più recente.

Nel 1983 il complesso monumentale fu riconosciuto bene archeologico statale diventando così, qualche anno dopo, sede del Museo di Torre Alemanna.
Il Museo, oltre al nucleo centrale formato dalla Torre, una chiesa del Duecento e la cinquecentesca Chiesa del Sacro Cuore che svolge ancora funzioni liturgiche, ospita il Palazzo dell’Abate, sede della collezione di ceramiche del XV-XVI secolo ritrovate in loco e vari spazi espositivi e polifunzionali utilizzati anche come sale conferenze e aule didattiche.
Gli Scavi Archeologici di Herdonia, a circa 20 km dalla Corleto, custodiscono le tracce d’epoca romana della città di Ordona.
Herdonia è stata spesso definita la “Pompei di Puglia” per la sua estensione ed ottima conservazione: vi è infatti possibile ammirare i resti del foro, della Basilica, di due templi, di un piccolo anfiteatro, delle terme, del cosiddetto Macellum e di diverse tabernae dove si svolgeva la vita socioeconomica della città.
Nella parte esterna delle mura si trova un’ampia necropoli dove furono ritrovati numerosi esempi di ceramica dauna conservati oggi in diversi musei della regione.
La città fu anche scenario di importanti battaglie della seconda guerra punica e, grazie alla sua vicinanza alla Via Traiana, raggiunse grande prestigio durante l’età imperiale.
Sopravvissuta alle temibili invasioni barbariche, nel XIII secolo fu scelta da Federico II di Svevia come sede di uno dei suoi castelli.
SEDE DI UNA CIVILTÀ CHE HA LASCIATO LETTERALMENTE IL SEGNO NELLA NOSTRA ZONA, ANCORA OGGI RICCA DI TESTIMONIANZE DEL PASSATO:
- Il Parco Archeologico dei Dauni, dove è possibile ammirare resti di un imponente santuario dauno che conserva tombe di aristocratici del V sec. D.C.
- Il Parco Archeologico di Faragola, grande all’incirca tre ettari, dove sono ben visibili i resti di un’antica villa romana (con mosaici e terme) e di villaggi e fattorie che si sono susseguiti nel corso della storia a partire sin dal III sec. A.C.
- Il Ponte Romano sul Carapelle, esempio intatto di arguta ingegneria idraulica e stradale, e le tante Fontane Romane che caratterizzano le campagne del foggiano.
una passeggiata tra gli olivi per ripercorrere antichi sentieri oggi patrimonio dell’unesco:
I tratturi della transumanza

I tratturi sono lunghi sentieri a fondo naturale, tipici delle zone interne dell’Italia centro-meridionale, usati dai pastori durante la transumanza, ovvero la migrazione stagionale di mandrie e greggi da un pascolo all’altro.
Il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela
L’origine è di epoca preistorica ma solo nel Medioevo, per opera di Alfonso I d’Aragona, furono redatti dei veri e propri ordinamenti che istituirono la Dogana per la mena delle pecore in Puglia, in vigore fino ai primi anni del 1800.
Il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela, largo originariamente circa 110 metri, ridotti nel tempo a 55, e lungo 221 km, era il terzo per lunghezza dei cinque Regi Tratturi italiani. Numerosi studi sostengono che ricalcasse il percorso dell’antica via consolare Minucia, impiegata dalle truppe romane per raggiungere Brindisi.
Un tracciato che attraversa ben 41 comuni, 6 province e 4 regioni molto diverse per morfologia, geologia, clima, vegetazione, flora, fauna e vocazione territoriale.
Si parte da Pescasseroli, nel Parco Nazionale d’Abruzzo e, attraversando vallate ed altopiani del Molise e della Campania, si raggiunge il Tavoliere delle Puglie concludendo il percorso al confine tra Candela e Ascoli Satriano.
Il regio tratturo Pescasseroli-Candela, oltre alla sua funzione primaria, è stato anche un importante itinerario religioso come testimoniato dalle numerose chiese e santuari presenti su tutto il tragitto.
Un lungo percorso ricco di storia, tradizioni e leggende tuttora preziosamente conservate.
